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LA VIA CRUCIS A FRASSINORO

LA VIA CRUCIS A FRASSINORO
Mar
15

Care amiche e amici, il prossimo 15 marzo si terrà la nostra serata conviviale istituzionale.
In prima serata avrà luogo l’assemblea di designazione durante la quale si dovrà necessariamente individuare il prossimo candidato presidente del nostro Club.
Per un socio Lions, mettere a disposizione del Club, un pò del suo prezioso tempo, per prendere parte alle attività istituzionali in spirito di servizio, deve rappresentare un onore e un piacere, al pari della realizzazione di un service.

A seguire avrà luogo la nostra serata conviviale istituzionale, per l’occasione il socio Rosario Santimone presenterà una sua opera realizzata in questi ultimi tempi “documentando” attraverso immagini fotografiche “straordinariamente belle”, la “Via Crucis di Frassinoro”.
Nel corso della serata avremo modo di apprezzare una fotografia che cammina da sola, fatta in modo che non la si debba spiegare con le parole, una fotografia in quanto documento che già possiede in sé tutti gli elementi per un’esauriente lettura.

Per questa importante e piacevole serata culturale, oltre alla presenza dei soci, auspico la partecipazione di consorti e di graditi ospiti.

La serata si terrà presso il Ristorante Vinicio:
– dalle ore 19,30 alle 20,15 avrà luogo la nostra assemblea di designazione, per i soli soci; – contemporaneamente dalle ore 19,30 verrà servito l’aperitivo a consorti e ospiti;
– dalle ore 20,30 avrà luogo la nostra conviviale istituzionale.

Quando la fotografia ci racconta le vicende umane

Ho sempre affermato che il compito primario della fotografia, pur nella convinzione che cercare di definirne il significato in modo chiaro e persuasivo può essere un sofisticato esercizio accademico, sia quello di fermare con un’azione immediata le vicende umane. In altre parole, la fotografia la ritengo un’insostituibile strumento di documentazione della realtà la quale, per definizione, è la qualità e condizione di ciò che veramente esiste. A sostegno di queste mie convinzioni voglio qui citare un’affermazione di Berenice Abbott fotografa statunitense nata nel 1898 e scomparsa nel 1991: “Innanzitutto definiamo cosa non è fotografia. Una fotografia non è un dipinto, una poesia, una sinfonia, una danza. Non è soltanto una bella immagine, non è un virtuosismo tecnico, e nemmeno una semplice stampa di qualità. È, o dovrebbe essere, un documento significativo che può essere descritto con un termine molto semplice: selettività. La fotografia non potrà mai crescere fino a quando imiterà le altre arti visive. Deve camminare da sola, deve essere se stessa.” Ecco, questo è il punto: scattare una foto in modo che poi non la si debba spiegare con le parole, perché come documento già possiede in sé tutti gli elementi per un’esauriente lettura. E qui viene a proposito un ironico aforisma di Ansel Adam: “Ho sempre pensato che la fotografia sia come una barzelletta, se la devi spiegare non è venuta bene.”

Questa lunga premessa per introdurre il grande lavoro (grande per l’impegno e soprattutto per la qualità) che Rosario Santimone è andato costruendo in questi ultimi tempi “documentando” la “Via Crucis di Frassinoro”. Non c’è bisogno che io mi dilunghi in discorsi elogiativi ed esegetici perché Lui sa bene che quando si ha una bella storia da raccontare per immagini fotografiche non è sufficiente avere belle foto (e le sue sono straordinariamente belle), bisogna saperle mettere insieme per costruire un grande affresco che, come un poema sinfonico, abbia cadenze musicali e linguaggi poetici. E questo lo si può fare soltanto se si hanno occhi per vedere, testa per riflettere, cuore per sentire, e tanta, tanta passione, come Rosario.

Sandro Pipino

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