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VISITA ALL’ISTITUTO D’ARTE ADOLFO VENTURI

VISITA ALL’ISTITUTO D’ARTE ADOLFO VENTURI
Nov
25

Cari Soci,
nell’ambito dei “Sabati Culturali”, inaugurati con la visita al Museo Marconi, abbiamo programmato una

visita alla sede storica dell’Istituto d’Arte “Adolfo Venturi” in via Belle Arti.

Sarà il preside prof. arch. Alberto de Mizio ad accompagnarci nella visita ai vari laboratori (di plastica, di formatura, di ceramica, di grafica, ecc.) e alla scoperta dei calchi in gesso dei grandi capolavori della scultura classica greco-romana e rinascimentale.

La Gipsoteca del Venturi ha avuto origine alla fine del Settecento e costituisce una delle più grandi raccolte di opere di scultura esistenti in Italia. Soltanto una piccola parte di esse (tra queste la celebre Nike di Samotracia il cui originale è conservato al Louvre) ha trovato una degna collocazione nella Galleria delle Statue, mentre la gran parte di esse, tra le quali il calco del Laocoonte, è ancora provvisoriamente ospitata in una grande sala dell’Istituto. Altre opere danneggiate nel tempo sono in attesa di restauro e depositate nelle soffitte. Concluderemo la visita nella Biblioteca storica che possiede grandi e preziosi volumi di storia dell’arte.

Ci incontreremo sabato 25 novembre alle ore 10.30 sotto al portico dell’Istituto “A. Venturi” in via Belle Arti (di fianco alla Chiesa di San Domenico).

Il 25 novembre, nell’ambito del programma “I Sabati della Cultura”, un nutrito gruppetto di Soci del Lion Club Modena Estense con i loro ospiti, è stato accompagnato dal preside prof. arch. Alberto de Mizio in visita alla sede storica dell’Istituto d’Arte “Adolfo Venturi”. La mostra “Metafisiche rievocazioni: dipinti di Sandro Pipino nella Galleria delle Statue”, è stato il pretesto per conoscere la preziosa Gipsoteca dell’Istituto formata dai calchi dei più grandi capolavori della statuaria classica greco-romana. La visita è proseguita per i laboratori di plastica e di ceramica dove gli allievi stavano eseguendo esercizi di modellato e di decorazione. Interessante anche la sosta nella Biblioteca Storica nella quale sono conservati, oltre a rare edizioni di libri d’arte e manuali di disegno, alcuni pregevoli ritratti di direttori che si sono susseguiti dalla fondazione dell’Accademia (1787) fino a tutto il ‘900. La visita si è conclusa con la rituale foto di gruppo nel Cortile dell’Esedra, sotto l’imponente figura dell’Ercole Farnese.

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