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LETTI DEGENZA ONCOEMATOLOGIA PEDIATRICA

L’Anno Lionistico 2016/2017 si è chiuso in bellezza!

Siamo riusciti a raccogliere dei fondi da destinare all’ASEOP Onlus Modena.

La somma sarà destinata all’acquisto di due nuovi letti di degenza che saranno installati nel reparto di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Modena, così da garantire ai piccoli pazienti ed alle loro famiglie miglior comfort possibile per tutta la durata del ricovero in ospedale.

 

Modena, oncoematologia pediatrica, ospedale a misura di bambino

Da alcune settimane, l’Oncoematologia pediatrica del Policlinico di Modena ha una nuova casa. Si trova sempre al settimo piano, con accesso dall’ingresso 3, dove il reparto era stato inaugurato dodici anni fa, nel 2005, ma è completamente rinnovata negli arredi e nei colori per offrire ai piccoli pazienti e ai loro famigliari un ambiente adatto ad affrontare i momenti difficili delle cure.

Un colore, un libro, un gioco, ma soprattutto le persone. Sono quelle che fanno la differenza anche quando c’è di mezzo una ristrutturazione che ha cambiato faccia ad uno dei reparti emozionalmente più difficili di un ospedale.

Da alcune settimane, l’Oncoematologia pediatrica del Policlinico di Modena ha una nuova casa. Si trova sempre al settimo piano, con accesso dall’ingresso 3, dove il reparto era stato inaugurato dodici anni fa, nel 2005, ma è completamente rinnovata negli arredi e nei colori per offrire ai piccoli pazienti e ai loro famigliari un ambiente adatto ad affrontare i momenti difficili delle cure.

Le persone dicevano. Quelle fanno la differenza. Che siano dottori, infermieri, familiari, ma soprattutto i pazienti, ai quali è chiesto lo sforzo maggiore. Se anche l’ambiente li aiuta in questa battaglia, sanno di avere un alleato in più. Merito di quella rete sociale sulla quale Modena può contare – come ha ricordato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli – merito di Aseop, l’associazione a sostegno dell’ematologia e oncologia pediatrica: «Da trent’anni – ha ricordato Erio Bagni, presidente di Aseop – la nostra associazione sostiene l’Oncoematologia pediatrica del Policlinico sia per quanto riguarda l’accoglienza, sia per la ricerca sia per la cooperazione. I bambini affetti da patologie oncologiche sono spesso costretti a lunghe degenze e questo ci ha convinto di concentrare i nostri sforzi sul restyling degli arredi del reparto, risalenti al 2005. I nostri ragazzi e le loro famiglie si trovano a combattere una battaglia durissima e devono poterlo fare in un ambiente confortevole. Per questo ci siamo impegnati, proseguendo il percorso cominciato dodici anni fa quando raccogliendo i fondi per trasformare un’appendice della Pediatria in un reparto moderno che tutt’oggi è uno dei pochi in Italia ad avere le camere singole che consentono ai pazienti di rimanere tranquilli e ai genitori di rimanere al loro fianco».

Donazioni sono arrivate anche dal Lions Estense e dal Rotary Muratori. Si è trattato di un intervento importante, da circa 80.000 euro, 50.000 donati di Aseop, 30.000 investiti dall’Azienda Ospedaliero – Universitaria: «Quello che vediamo oggi è uno standard di ospitalità altissimo, senza l’aiuto di Aseop non saremmo arrivati così in alto», specifica il direttore generale del Policlinico Ivan Trenti.

Sono circa 300 ogni anno i ricoveri di bambini, 30 i nuovi casi nella Struttura Complessa di Oncoematologia pediatrica del Policlinico, diretta dal prof. Lorenzo Iughetti che ha commentato: «Il comfort è un aspetto fondamentale delle cure, soprattutto in un reparto pediatrico dove i bambini devono essere aiutati a vincere la paura e lo smarrimento che vivono durante il ricovero. Questa caratteristica comune a tutte le pediatrie diventa decisiva in un reparto oncologico pediatrico dove i bambini restano ricoverati per periodi anche lunghi, sottoposti a terapie impegnative e che possono creare disagio psico-fisico. Per questo motivo desidero ringraziare Aseop per la sensibilità mostrata ancora una volta verso i nostri bambini, permettendoci di rafforzare ulteriormente quella vocazione di Ospedale a misura di bambino che da tempo contraddistingue la nostra area pediatrica, grazie anche alla presenza, da quasi vent’anni, della scuola con lo scopo di garantire il diritto allo studio e all’istruzione ai tanti bambini ricoverati in tutta l’area pediatrica».

Davide Berti

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